Dopo l'uscita del libro "Saperebere" il testo del sito è coperto da diritti d'autore.
Per acquistare il libro contattare la Graphot allo 011 2386281 o a questo link.

Chiudi

GIN DAY MILANO 2014

GIN DAY 15 SETTEMBRE 2014

cartlello

Il Gin day ha dimostrato che ormai l’Italia può essere pronta per una kermesse di peso internazionale articolata su più giorni nello stile del Bar Convent di Berlino e il Cocktail & Spirits di Parigi. Magari non più incentrata su un singolo distillato ma con i principali attori del mercato spirits e liquoristici.La speranza è che un domani i vari “Day” si uniscano in un evento capace di richiamare anche barman dall’estero non solo come ospiti ai seminari ma come partecipanti attivi fra i banchi di degustazione.
I dati della seconda edizione sono impressionanti se paragonati a quanto heindircks domaccaduto fino ad oggi in Italia ed alla sua prima edizione, che aveva portato a Villa Necchi  più di 1500 presenze.
3000 persone presenti, barman, giornalisti ed appassionati riuniti intorno alla passione per il gin, il distillato del momento che sembra rinverdire il “gin craze” di cui si narra spesso nei libri di storia del bartending.
Numeri importanti che ci dicono di come la voglia di conoscenza del barista e del barman italiano sia in crescita e che come questa  sia confermata dalla massiccia presenza di spettatori ai vari seminari che hanno intervallato la giornata.
I barman Conigliaro, Cinalli, Beke, Palazzi, Comini, il master distiller Desmond Payne ed il miscelatore ricercatore storico Piccinino hanno registrato ottime presenze ai loro interventi. Se volete sentire dalla viva voce di alcuni di essi le interviste fatte da Bargionale durante la giornata cliccate qui andate a pagina 3 di Webar e cliccate la freccia rosa in alto a sinistra.
Da queste interviste a dai seminari traspare nettamente che  il messaggio verso una conoscenza della merceologia e della storia sta facendo breccia, senza dimenticare le applicazioni pratiche in miscelazione.
heindrickMa il Gin day non è solo cultura merceologica e seminari.
E’ sopratutto divertimento, voglia di scambiarsi opinioni, stare insieme in modo informale, fra amici per trascorrere una giornata in relax lontano dalla routine del lavoro.
Incontrarsi non è facile, visti gli impegni di lavoro pressanti e queste occasioni sono anche bellissime per conoscere di persona molti amici virtuali su Facebook.
E sicuramente anche qualche affare è stato chiuso nella location bellissima scelta da Bartender.it per celebrare l’evento che ha visto ancora la conferma di Villa Necchi.
frezza bombayI gin presenti erano moltissimi e la vera novità è stata rappresentata dai gin italiani.
Il mercato si sta popolando di prodotti di qualità elaborati in Italia da barman come il Marton’s di Roby Marton o il Gin del Professore proposto dai ragazzi del Jerry Thomas Project.
Il primo ha presentato alcune realizzazioni speciali realizzate con soli due botanici segno che un buon gin non deve essere necessariamente prodotto con un intero negozio di spezie.
I prodotti del Professore sono invece elaborati dalla Distilleria Quaglia e sono proposti in due versioni: una più ricca e profumata detta “A la Madame” che si distingue per una nota dolce dukefinale di liquirizia, ed una più secca e maschile di ginepro con in etichetta un gentiluomo del passato. Entrambi non sono prodotti trasparenti distillati, ma sono ottenuti con il metodo compound.
Il Dol Gin della Zu PLun distilleria altoatesina nota per le sue grappe e liquori alla frutta, profuma di territorio e di erbe di montagna, così come il Gin Bordiga di Cuneo che ha fra i suoi botanici il ginepro cresciuto sulle Alpi Cozie.
Quest’ultima propone anche un gin alla rosa, forse eccessivamente connotato in bocca dal dolce dei petali ed un interessante Smoke con un finale affumicato e sapido.
old gin zuiCi sono poi i grandi classici delle distillerie inglesi, tutte presenti come Beefeater, Bombay e Tanqueray. Heindrick’s al solito si è segnalato per l’originalità della proposta giocata su tradizione e sul filo della provocazione.  Tarquin’s proveniente dalla Cornovaglia conferma la buona impressione fatta all’Imbibe e viene importato in Italia dalla Onesti. Ottimo anche il Portobello distillato in un pub dell’omonimo mercato delle pulci londinese recensito due anni fa circa dopo un viaggio a Londra. Ci sono state anche delle chicche spagnole ed olandesi proposte sempre dalla Onesti e dalla Compagnia dei Caraibi.
Un gin poco tipico ma intrigante al naso è l'”Alkemist” con delicati sentori aromatici tipici del vitigno Moscato che viene incluso nell’infusione ed un Aged Gin della Zuidam sono state le sorprese migliori, almeno a giudizio personale.
La novità è anche la presenza del gin colombiano, sempre della Onesti, prodotto dalla Dictator nota distilleria di rum che si è fatta notare, più che per le qualità intrinseche del prodotto, molto simile ad altre proposte spagnole, per la presenza di due belle ragazze al banco.
tanquerayDalla Germania, Duke Gin scoperti due anni fa a Berlino, hanno confermato le ottime qualità del loro prodotto vendendo tutto il loro gin al negozio dedicato.
Infine due gin che pur essendo prodotti in Europa richiamano all’Africa, Mombasa con un naso speziato recensito u  anno fa al precedente Gin Day ed Elefant le cui note di mela, utilizzata in infusione insieme alle spezie esotiche, sono evidenti in bocca con una scia dolce piacevole.
Molto belli entrambi i pack.
Le recensioni complete sono presenti già sul sito.
In conclusione un’edizione che è stata di buon auspicio in vista dell’Expo 2015 e per le importanti sfide che il bartending italiano dovrà superare per diventare nuovamente il fulcro, come fu alcuni decenni addietro, del movimento quantomeno europeo.

E’ VISIONABILE ANCHE UN BEL FILMATO/INTERVISTA REALIZZATO DURANTE IL GIN DAY DA BARGIORNALE PER VEDERLO ANDATE SU WEBAR A PAGINA 3 E CLICCATE LA FRECCIA ROSA IN ALTO A SINISTRA .
PER INIZIARE : CLICCA QUI

 

 

 

 

 

Non perderti gli aggiornamenti

Iscriviti alla newsletter